giovedì 12 marzo 2020

Le parole generano paura

La prudenza serve, ma forse ci siamo fatti prendere la mano dalla grande protagonista del tempo:"la paura"
Andrea Ricciardi, La Stampa 29 Febbraio 2020
Negli ultimi decenni il ceto medio nella società occidentale vive una situazione di fragilità perché si sente minacciato dalla globalizzazione e dalla crisi economica. La mancanza di fiducia nel futuro alimenta paure di ogni tipo. La paura del diverso, dell'immigrato, della delinquenza domina il sentimento dell'opinione pubblica e si traducono in consenso per le forze politiche sovraniste e talvolta addirittura in razzismo. Si può quindi dire che la paura sia un elemento fondamentale della società occidentale. 
Nel caso del coronavirus il timore del contagio e il richiamo a malattie antiche come l'epidemia di colera e di peste ha colpito l'immaginario dei cittadini che si sono talvolta abbandonati a condotte irrazionali, come fare scorte alimentari svuotando i supermercati o acquistando quantitativi esorbitanti di disinfettanti nelle farmacie. Ancora peggiori sono stati gli episodi di razzismo e discriminazione nei confronti di stranieri di origine orientale ingiustamente accusati di essere portatori di contagio. Non è inusuale che nei periodi di crisi le persone in difficoltà nutrano diffidenza verso ogni forma di autorità e che si lascino condizionare dal complottismo. In questi contesti matura anche la sfiducia verso la scienza e i cittadini non si fidano delle indicazioni che giungono dagli esperti e dalle autorità. 
                                       Michele Brignolo VB

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