mercoledì 11 marzo 2020

La paura ha gli occhi velati

“Eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha accecato, la paura ci manterrà ciechi” - da Cecità di José Saramago.

Nel libro, Saramago racconta di una città colpita da un’epidemia di cecità, con la quale è come essere immersi in un “mare di latte” poiché si vede tutto bianco; ciò che non si capisce e che non verrà chiarito neanche nella conclusione è cosa sia questa malattia e da che cosa venga causata, l’unica informazione che possiedono è che colpisce all'improvviso senza sintomi precedenti.
A mio parere sono presenti molti punti di contatto tra la situazione in cui i personaggi sono immersi e quella in cui siamo costretti a vivere attualmente a causa dell’epidemia di COVID-19 e in particolare, la citazione che ho voluto proporre ci può far riflettere su quello che sta succedendo in queste settimane.
Secondo la mia opinione, il fatto di provare paura è umano ma, come scrive Saramago e come è evidente in questo periodo, le persone si lasciano trasportare in un modo incontrollato da essa, così che la malattia si insinua nella loro mente anche quando non c’è: non si riesce più a capire se è la malattia che porta ad avere paura o la paura che porta alla malattia; le azioni che uno compie per paura o anche solo per ignoranza lo portano ad uno stato di totale cecità di fronte alla realtà presente intorno a lui; per questo motivo è giusto prendere le precauzioni adatte, dovendo però fare attenzione a non farsi accecare dal timore di imbattersi in qualcosa di estraneo e ambiguo, cercando di ragionare in modo lucido e ponderato. 
Ciò che mi sconvolge maggiormente della condizione attuale è come non si riescano a prendere delle decisioni in maniera adeguata e consona alle esigenze prioritarie dei cittadini: ciò che ci aspetta è imprevedibile, anche se è già passato qualche tempo dall'inizio del contagio; è come se fossimo nel limbo, aspettiamo che qualcuno ci dica cosa dobbiamo fare, come dobbiamo convivere con questa nuova realtà.
Il rapporto tra il libro e la realtà contemporanea è molto stretto: come la cecità nel libro è simbolo dell’indifferenza sia del Governo di fronte al problema, rigirandolo a proprio favore, sia degli stessi uomini che, subordinati alle scelte altrui, sono stati portati a diventare delle bestie, tale è la cecità che affligge i giorni nostri, quella che porta a non vedere la gravità della situazione in cui siamo immersi e che impedisce al singolo di agire, anche solo con piccoli sacrifici, per il bene collettivo.

Alessia Rolla  VB

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