Nel suo romanzo "Preludio a un bacio" Tony Laudadio racconta una coinvolgente storia dal finale inaspettato, utilizzando un linguaggio semplice, molto vicino a quello parlato e soprattutto dal ritmo scorrevole e incalzante.
Il racconto di un senzatetto che cerca di ricostruire la propria vita e si scontra con il suo passato traendone insegnamenti e aiuti, la storia di un uomo che sa di non avere più un'identità all'interno della società e piano piano la riacquista sotto gli occhi complici del lettore, il modo in cui le piccole cose, i piccoli gesti sono rappresentati come in grado di dare inizio a sostanziali cambiamenti nella vita di una persona: tutto questo rende il romanzo di Luadadio un libro evidentemente studiato nella sua trama intricata, ma alleggerito da un modo di scrivere fresco e contemporaneo.
Questo libro è sicuramente un forte inno verso il cambiamento, inteso in tutte le sue forme, ma soprattutto è secondo me il massimo tentativo di esaltazione dell'amore, filiale, passionale e più in generale verso la vita, amore come forza che muove le coscienze, amore come causa ed effetto delle azioni umane, amore come fine ultimo dell'incessante ricerca dell'uomo.
"Preludio a un bacio" è quindi sicuramente un libro che non può lasciare il lettore indifferente davanti ai molteplici spunti di riflessione che offre e che mi ha fatto rivalutare la concezione che ho fin ora avuto riguardo alle cose per me più banali e scontate, rendendo la mia percezione del mondo meno egocentrica e superficiale.
Non mancano secondo me alcuni errori, quali ad esempio l'uso a volte troppo presente di "frasi fatte" o l'esplicitazione di alcuni pensieri, passaggi o sentimenti che sarebbero potuti essere a parer mio più efficaci ed incisivi se lasciati all'interpretazione del lettore; in generale però il bilancio risulta assolutamente positivo e mi porta a consigliare con convinzione la lettura di questo libro.
Rossana Fiore, VB
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