Un libro coinvolgente, ben scritto e a tratti emozionante. "Fiori sopra l'inferno" è uno di quei romanzi che inizi a leggere senza troppe pretese, per poi scoprire un mondo nuovo e, forse, una ragazza pronta ad essere inserita nella tua lista degli autori preferiti. Il mondo nuovo in questo caso è Travenì, ovvero il paese dal nome inventato in cui si svolge la vicenda, e la scrittrice è Ilaria Tuti.
Il tutto inizia in inverno, in un paesino delle Dolomiti friulane, dopo il ritrovamento di un cadavere adagiato con sconvolgente cura nel sottobosco. A seguire il caso sarà l'interessantissimo personaggio di Teresa Battaglia, commissario avanti con l'età, ma con un carattere in grado di compensare ampiamente la sua debolezza fisica.
La narrazione si articola su più piani temporali, mantenendo viva l'attenzione del lettore, senza però tralasciare momenti di riflessione e di descrizione del paesaggio, nei quali si intuisce l'amore della scrittrice per la sua terra.
Ho riscontrato molta cura nel delineare la psicologia di ogni personaggio, in particolar modo quella dei bambini, dei quali si può arrivare ad immaginare ogni espressione ed atteggiamento.
Anche la conclusione ha soddisfatto le mie aspettative, nate nel corso della narrazione, non essendo scontata e per niente prevedibile.
In conclusione ritengo sia un ottimo romanzo sotto ogni punto di vista, capace di soddisfare quei lettori in cerca di un thriller incalzante e che al tempo stesso faccia riflettere sulla natura dell'uomo.
Enrico Canta VB
Concordo con te su quasi tutto quello he hai detto. Anche a me, oltre la trama, è piaciuto molto lo stile di narrazione articolata su più piani che rende il libro quasi più cinematografico riuscendo a coinvolgere meglio il lettore. In generale mi sembra un libro completo sotto quasi tutti gli aspetti. L'unica cosa che secondo me manca è un'attenzione particolare per le vittime e per le loro prospettive, anche se omettendo tutto ciò è riuscita a porre maggiormente l'attenzione sui bambini e sul loro punto di vista e sul loro comportamento.
RispondiEliminaSono d'accordo con te su praticamente tutto quello che hai detto. Anche a me è piaciuto molto lo stile di narrazione articolata su più piani che rende il libro quasi cinematografico e coinvolge meglio il lettore. In generale mi sembra un libro completo sotto quasi tutti gli aspetti. L'unica cosa che manca che mi avrebbe fatto piacere è un attenzione particolare per i punti di vista delle vittime. Anche se l'autrice, omettendo tutto ciò, è riuscita a porre ancora più importanza sulla prospettiva dei bambini.
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