venerdì 6 settembre 2019

“UNO,NESSUNO E CENTOMILA” Luigi Pirandello

“Uno,nessuno e centomila” fu l’ultimo romanzo di Pirandello.
Il protagonista del racconto è Vitangelo Moscarda banchiere della città.La moglie fa notare al suo Gengè (il Moscarda) l’imperfezione del suo naso che pendeva verso destra, un dettaglio di sè stesso che non aveva mai notato.Questa piccola osservazione nei suoi confronti innesca un vortice di ragionamenti che lo portano alla consapevolezza di non essere per gli altri come egli è per sè stesso.
In un crescente bisogno di apparire diverso agli occhi della gente il Moscarda compie atti del tutto inusuali e folli.L’essere figlio di un usuraio intensifica la sua frustrazione portandolo a compiere delle azioni che agli occhi degli altri appaiono segni di follia: prima inscena lo sfratto di Marco di Dio e sua moglie,salvo poi,a sorpresa,donargli la casa;decide di ritirare il proprio capitale dalla sua banca facendola così fallire ed infine litiga con la moglie che va via di casa.Tutti ormai lo credono impazzito e cercano di farlo rinchiudere in un manicomio per evitare che continui con le sue folli azioni.Solo Anna Rosa un’amica della moglie non lo crede folle e lo avverte che tutti stanno cospirando per farlo dichiarare insano di mente.Il protagonista decide così di aprirsi e di rivelare ad Anna Rosa tutti i suoi pensieri ma lei sconvolta, cerca di ucciderlo sparandogli con una rivoltella.
Nel finale dopo aver spiegato l’accaduto al processo contro Anna Rosa decide di andare a vivere in uno ospizio spiegando che ormai ha accettato la sua condizione.
In questo romanzo ritroviamo i temi principali di Pirandello ovvero il tema della “maschera” presente anche all’interno de “Il fu Mattia Pascal” è il tema della follia.Vitangelo Moscarda scopre di non conoscersi davvero,di non essere una persona sola,di indossare centomila maschere poiché ogni persona che incontra lo vede in modo diverso.La follia è quindi una via di scampo dalla paradossalità della vita.”Uno,nessuno e centomila” è un romanzo di grande introspezione psicologica in cui il protagonista si autoanalizza,scopre ed allo stesso tempo perde se stesso.

1 commento:

  1. UNO NESSUNO E CENTOMILA

    Il libro, scritto da Luigi Pirandello e pubblicato nel 1926, racconta di Vitangelo Moscarda, soprannominato Gengè e della sua lenta discesa verso la follia tramite riflessioni introspettive sulla propria identità.
    Vitangelo all'inizio non presenta nessun tipo di turbamento e anzi conduce una vita normale piuttosto agiata, grazie alla banca lasciatagli in eredità dal padre; il fattore scatenante dell'inizio delle proprie riflessioni è un piccolo particolare del proprio viso, il naso leggermente pendente verso sinistra, fattogli notare dalla moglie.
    La rivelazione della moglie fa giungere Gengè alla conclusione che ogni persona lo vede diversamente da come si vede lui, da questo momento in poi inizia un processo di ricerca del vero se e di distruzione delle altre versioni di lui che lo porterà a compiere azioni, che lui stesso definisce follie, da farlo credere pazzo da amici e familiari.

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