Quanti di voi dopo aver visto un film horror, che vi suscitava grandi aspettative, alla fine poi sono rimasti insoddisfatti e delusi, ritenendo magari che il pacchetto di popcorn che vi siete portati da gustare davanti allo schermo fosse addirittura sprecato? Io ad essere sincero più volte mi sono sentito così perché mi sembra che negli ultimi tempi si faccia affidamento soprattutto sui jump scare, dimenticando quasi una delle fondamentali caratterisiche per un film dell'orrore: l'inquietudine.
Luca Guadagnino nel suo film Suspiria (2018), remake dell'omonimo film del 1977 di Dario Argento, invece le dà la giusta importanza, anzi direi uno spazio centrale. Non nego infatti che questo film mi abbia trasmesso una certa angoscia che è perdurata oltre la sua durata.
Lo consiglio molto caldamente, anche perché nasconde riflessioni e citazioni che lo rendono alquanto interessante (a questo proposito vi lascio allegato un articolo che è un po' un'analisi).
Daniele Gagliardi, V B
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