domenica 8 settembre 2019

"Senilità" di Italo Svevo

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Senilità è un romanzo "psicologico" attribuito ad Ettore Schmitz, in arte Italo Svevo, vissuto tra la Germania e Trieste a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento.
Il protagonista, Emilio Brentani, è un'assicuratore di 35 anni profondamente triste e dall'animo cauto, che vive lasciando da parte i pericoli e con una grande paura di se stesso.
La sua vera passione è però la letteratura, che lo porta a scrivere un libro; malgrado fosse poco redditizio gli permette di godere di una pallida fama in città e di essere considerato un intellettuale.
Emilio è un personaggio complesso : nella vita, come nell'arte, viveva sempre in aspettativa di qualcosa che doveva venirgli dal cervello, la fortuna, il successo.
Vive con la sorella, Amalia, mai stata bella e a detta del Balli - il più intimo amico di Emilio - era "nata grigia".
Stefano Balli era invece uno scultore fortunato nella vita, invidiato dall'amico anche per il successo con le donne e la leggerezza con cui viveva i rapporti amorosi, tuttavia era profondamente convinto della genialità di Emilio.
Per la prima volta Stefano e Amalia videro Emilio accaldarsi per una donna, Angiolina Zarri : bellissima e sana, snella, col volto illuminato dalla vita; ma a cui il protagonista si avvicinò con l'idea di trovare un'avventura facile e breve, che gli desse qualche "svago" dopo una gioventù passata in solitudine e tristezza.
Amalia divenne molto gelosa di Angiolina perchè le aveva rubato l'unico esempio di volontaria rassegnazione al suo stesso, triste, destino.
Dopo poco infatti Emilio si innamorò di Angiolina, o meglio di una figura che aveva il suo aspetto, ma era nella sua testa completamente diversa; non era intelligente e amava soltanto sentirsi ammirata.
Così il Brentani iniziò a coltivare una certa ossessione per quella donna, la sua "Ange".
Angiolina era però promessa al Volpini, un vecchio ma dolce sarto che le avrebbe quantomeno assicurato un futuro migliore. 
Il protagonista ne è geloso, come di tutti gli altri amanti che sospetta la sua amata abbia avuto e abbia ancora.
Stefano cerca di aiutare l'amico insegnandogli come dovrebbe atteggiarsi e trattare la donna; allo stesso tempo Amalia si innamora segretamente di Stefano che frequentava assiduamente la casa dei due fratelli.
Ben presto Emilio, aiutato dall'amico, trova conferme sul conto di Angiolina, scovandola una sera con un ombrellaio, e decide di lasciarla, nonostante il crescente desiderio di possederla.
Il fatto che altre persone fossero state con lei lo faceva sentire tanto deriso, e si sente più simile alla sorella non ricambiata dall'amato; il Balli infatti smise di colpo di frequentare la loro casa e Amalia nasconde il suo tormento tra le nebbie della droga.
Proprio quando inizia a sentirsi guarito, ritrova Angiolina e soddisfa il suo desiderio, nonostante l'indignazione per le continue menzogne di lei.
Nel frattempo la situazione di Amalia si aggrava tragicamente, sfociando in una polmonite che la porterà presto alla morte; a vegliarla l'amico Stefano, ormai diventato amante di Angiolina, la dolce vedova Elena ed un Emilio divorato dal rimorso per aver trascurato la sorella.
Fu in quel momento che comprese che Angiolina non gli aveva mai dato un desiderio tanto intenso come quello che Amalia stesse meglio.
Emilio interrompe la relazione con Angiolina, non cessando comunque di amarla.
Il protagonista torna a vivere la sua esistenza grigia e mediocre, ricordando le donne amate, Amalia e Angiolina, unendo nella memoria l'aspetto dell'una con il carattere dell'altra.
Emilio vive un'anzianità precoce perchè rinuncai alla vita, preferisce rassegnarsi alla stasi.
L'attenzione è rivolta alla dimensione psicologica dei personaggi e la conclusione del romanzo vede il protagonista tornare nella condizione precedente all'avventura con Angiolina, infatti non ha imparato nulla, non riesce a comprendere la realtà che lo circonda ed è ancora caratterizzato dalla sua immaturità.

Alessandro Novali 4SA


3 commenti:

  1. Senilità

    IIl protagonista è Emilio Brentani, trentacinquenne, un modesto impiegato, che dopo la pubblicazione di un romano che ha avuto poco successo continua a credere nelle sue capacità letterarie. Vive una esistenza monotona e rinunciataria, diviso tra il lavoro e la convivenza con una sorella di poco più giovane, Amalia.
    Un giorno Emilio scopre improvvisamente la possibilità di una sconosciuta felicità quando si imbatte in Angiolina, una bella ragazza del popol.
    Emilio si propone semplicemente di divertirsi senza impegnarsi, imitando il comportamento dell’amico scultore Stefano Balli, uomo dalla forte personalità. In realtà si innamora perdutamente della ragazza, idealizzandola e trasformandola nella sua fantasia in una creatura angelica.
    Ben presto scopre la vera natura di Angiolina: ha numerosi amanti, è cinica rozza e volgare, ma non riesce a staccarsi da lei. Il contatto fisico a cui finalmente arriva (in verità per iniziativa di Angiolina) lo delude e lo lascia insoddisfatto, perché ha avuto non la figura ideale che amava, ma la donna reale, di carne, che disprezza. Anche l’amico Balli si interessa della ragazza: la prende come modella per una statua e la ragazza si innamora di lui.
    Nel frattempo la sorella Amalia vive un’avventurasimile alla sua: la povera donna, che non ha mai conosciuto la vita e la passione, si innamora di Stefano Balli e, non avendo il coraggio di rivelare i suoi sentimenti, trova appagamento solo nei sogni. Emilio se ne accorge e allontana l’amico da casa sua; Amalia comincia a drogarsi con l’etere finché non si ammala di polmonite, che la condurrà alla morte.
    Emilio lascia il capezzale della sorella morente, per recarsi all’appuntamento con Angiolina, deciso a lasciarla definitivamente e a dedicarsi completamente alla sorella. Ma l’addio non avviene con la dolcezza e la dignità sognate: Emilio scopre l’ennesimo tradimento della ragazza, e la insulta violentemente.
    Dopo la morte di Amalia, Emilio torna a rinchiudersi nel guscio della sua senilità, guardando alla sua avventura come un vecchio alla sua gioventú.Poi nei suoi sogni fonde insieme le due figure fondamentali della sua vita, Amalia e Angiolina, unendo nella memoria l’aspetto dell’una con il carattere dell’altra.
    Il protagonista é una figura che,per quanto si sforzi e pretenda di assumerne il controllo, questa continuamente gli sfugge e lo respinge,bloccandolo nel suo circolo di pena e di solitudine.
    Il romanzo viene inoltre realizzato su una serie di opposizioni – salute/malattia; gioventù-vecchiaia; attitudine-inettitudine.
    È molto bello notare come l'autore sia stato in grado di rappresentare in un testo dove viene spesso evdenziata la mediocrità della vita vissute dai personaggi sia in grado di far emergere i sentimenti e le emozioni dei personaggi rendendo il libro coinvolgente e intrigante
    Klaus Klari 5sa

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  2. Siamo nella Trieste di fine ‘800.
    Il romanzo è scritto in terza persona, spesso la voce narrante ci fornisce il punto di vista del protagonista per poi criticarlo, commentarlo con ironia o addirittura per smontare le sue false convinzioni ( ad esempio l’idea angelica che si è fatto di Angiolina che proprio così ‘angelica’ non è, anzi...).
    Siamo di fronte ad un bel super classico, quindi non esprimo una critica al valore dell’opera, direi però che Senilità ha 120 anni, e in certi passaggi stilistici li dimostra tutti.
    Per una generazione come la mia, abituata ormai ad un linguaggio semplice, non sempre ricco ed esaustivo, un romanzo di questo genere può ‘demoralizzare’ subito dalla prima riga, penso che ci voglia uno sforzo e una giusta dose di curiosità per concluderlo.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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