"Uno,nessuno,centomila" è l' ultimo romanzo di Luigi Pirandello pubblicato nel 1925 sotto forma di romanzo a puntate nella rivista "Fiera Letteraria" e poi, successivamente, in volume nel 1926. Il protagonista dell' opera è Vitangelo Moscarda, detto Gengè, a cui un giorno viene fatto notare che il suo naso pende leggermente verso destra. Questo lo sconvolgerà a tal punto che inizierà a rendersi conto di come ogni persona lo veda diversamente da quello che in realtà è. La vicenda poi si complica dal momento in cui, nello sfuggire alle proprie centomila realtà, Vitangelo inizierà a compiere pazzie ( ad esempio, prima sfratta di Marco di Dio, un povero disgraziato a cui il padre di Gengè aveva concesso gratuitamente, per poi donargli una casa migliore). Nonostante ciò, la peggior pazzia che compie è quella di ritirare il proprio capitale dalla banca paterna portandola al fallimento. A questo punto tutti lo credono malato di mente tranne Anna Rosa, amica della moglie, che gli confessa di come Dida e suo padre stiano confabulando per farlo dichiarare pazzo. Con Anna Rosa, Vitangelo si apre e le spiega i suoi pensieri riuscendo a farglieli capire. Con un gesto inaspettato, tuttavia, la ragazza, dopo aver fatto avvicinare Vitangelo, cerca di ucciderlo ferendolo con un colpo di rivoltella. Nel finale, dopo essersi ripreso e aver testimoniato di fronte al giudice, si trasferisce in un ospizio dove passerà il resto dei suoi giorni. Nel libro vengono trattati diversi temi tra cui il tema della solitudine(dal momento che nessuno vede Vitangelo come in realtà è) e quello della maschera, già affrontato nel romanzo "Il fu Mattia Pascal". Infine bisogna affermare come il titolo dell' opera sia emblematico: uno rappresenta l' immagine che ogni essere umano ha di sè, nessuno è ciò che il protagonista sceglie di essere alla fine(dal momento che, frantumando il proprio io, Vitangelo si dissolve nella natura) mentre centomila sono i modi in cui le persone ci vedono.
Alessandro Accornero IV SA
Come hai già detto "uno, nessuno è centomila" è l'ultimo romanzo di Pirandello con il quale credo abbia raggiunto il massimo livello ed abbia parlato a pieno del tema delle maschere.
RispondiEliminaPersonalmente a me è piaciuto molto nel complesso;inizialmente mi è sembrato un po' lento e monotono, ma poco alla volta le riflessioni del protagonista si infittiscono con sempre più domande che non possono far altro se non provocare il dubbio anche nel lettore.
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RispondiElimina“Uno, nessuno e centomila” è un romanzo di Luigi Pirandello, pubblicato nel 1926.
RispondiEliminaPirandello utilizza per questo romanzo uno stile allegro e semplice, anche se vi nasconde significati complicati.
Il narratore è interno e coincide con il protagonista, Vitangelo Moscarda, che parla dei suoi pensieri e fa ragionamenti, coinvolgendo il lettore con domande dirette e dubbi.
Il protagonista scopre ad un tratto di non conoscersi, di non essere nessuno o meglio di indossare maschere diverse, a seconda delle persone con cui è, anche con se stesso.
Tutto nasce da un innocente commento di sua moglie sul fatto che il suo naso penda un po’ da un lato.
Questo fatto sconvolge Vitangelo, che si rende conto di essersi visto per anni in modo differente da come gli altri lo hanno sempre percepito; si accorge di essere 'centomila', come le immagini che gli altri hanno di lui e non 'uno'. E' tanti come è'nessuno', perchè non ha una vera identità.
Dopo questa attenta autoanalisi quindi, inizia a compiere azioni che paiono folli,cercando di distruggere le centomila immagini che gli altri avevano di lui e venendo tagliato fuori dalla società.
“Uno, nessuno e centomila” è un libro che fa riflettere su come la vita di una persona possa essere influenzata dagli altri.
Mi spiego meglio: quante volte abbiamo cercato di apparire in un certo modo per poi scoprire che gli altri non ci hanno guardato come noi avremmo voluto?
“Uno, nessuno e centomila” insegna a guardarci dentro ed essere noi stessi, ribellandoci dall'ideale che la società ha di noi.
-Testa Francesca, IV SA
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RispondiEliminaCome hai già detto tu "uno, nessuno e centomila" è l'ultimo romanzo di Pirandello che credo sia uno dei suoi più grandi lavori.Il tema principale è quello dell'identità, di come noi appariamo a noi stessi o agli altri.
RispondiEliminaA me è piaciuto nel complesso, nonostante all'inizio mi sia sembrato lento e monotono.
Successivamente le riflessioni che fa il protagonista si infittiscono di domande che hanno posto dei dubbi anche a me.