martedì 13 agosto 2019

"Senilità" di Italo Svevo

"Senilità" è un romanzo di Italo Svevo, pubblicato nel 1898 e antecedente alla pubblicazione del grande capolavoro dello scrittore triestino "La Coscienza Di Zeno". Il libro narra la vita di Emilio Brentani, un impiegato con la passione della scrittura, che vive una vita tranquilla nella quale si occupa di badare a sua sorella Amalia, descritta come una personcina debole e mite, e di dedicarsi alle varie arti. All'inizio del romanzo vengono introdotte varie figure secondarie come il Balli, migliore amico di Emilio e forse il protagonista secondario più importante nella trama, il Leardi,il Sorniani e il Merighi. Proprio questa ultima figura ha qualcosa di particolare nella sua storia: egli è stato il fidanzato della co-protagonista assoluta del romanzo, Angiolina. Emilio se ne innamora dal primo appuntamento ma la loro storia d'amore è destinata a terminare presto in quanto Angiolina tradisce molte volte l'amore onesto di Emilio, il quale ad ogni modo resta sempre ad aspettare il momento opportuno per chiudere la relazione e ogni volta che pare trovare la forza di respingerla dalla sua vita, Angiolina riesce sempre ad ingannarlo e a farlo restare. Nel corso di questa tormentata storia d'amore , Emilio chiede l'aiuto del Balli, il quale è interessato ad Angiolina ma vuole anche cercare di aiutare il suo migliore amico a trovare una soluzione ai gravi dolori che la donna provoca in lui. Per tentare di guarirlo da questa malattia , accade spesso che egli lo vada a trovare a casa sua, facendo entrare nel vivo dell'azione la sorella Amalia. Ella si innamora del Balli e ciò reca subito molto fastidio in Emilio che lo allontana per un periodo di tempo dalla sua abitazione senza dare spiegazioni alla sorella. Amalia ben presto capisce che il suo amore non è contraccambiato dal Balli e inizia ad entrare in una sorta di pazzia, dettata forse dalla depressione. Emilio avverte qualcosa di strano nella sorella, la quale sembra parlare nel sonno della sua storia d'amore con il Balli . I discorsi preannunciano un finale tragico per il povero Emilio che ,trovatosi in mezzo a due fuochi (la storia con Angiolina non ancora definitivamente chiusa e la malattia della sorella), non riesce a trovare la felicità. Infatti Amalia inizia a stare molto male e in pochi giorni muore in modo terribile sul suo letto mentre Angiolina viene cacciata dalla vita di Emilio che,stanco delle troppe bugie, la incontra per sfogarsi e per chiudere definitivamente la loro relazione. Emilio , dopo la morte della sorella, riflette e capisce che avrebbe dovuto concentrarsi solo su di lei e su se stesso invece che perdere tempo prezioso dietro ad Angiolina, figura stregata che ha rovinato la sua vita.
Il personaggio più importante del romanzo è ovviamente Emilio ma ciò che Svevo ha voluto far comprendere al lettore è il tema dell'amore ossessivo. Il povero protagonista, simbolo di una lealtà e onestà universale, soffre talmente tanto la passione per Angiolina che non pensa più ai reali problemi della sua vita (Amalia e il suo dolore) . Ciò che però sembra paradossale è che proprio nelle prime righe del romanzo , Emilio chiarisce subito ad Angiolina che la loro avventura sarebbe dovuta durare poco, cosa che poi non avviene perché la forza dell'amore sorprende la debole intelligenza di Emilio, la quale non riesce più a lavorare correttamente dato che egli crede ad ogni bugia di Angiolina. Quello che riporta Emilio ad usare la sua intelligenza è proprio la morte della sorella: da quel punto in poi sembra che si risvegli qualcosa nella mente del protagonista che decide appunto di finire la sua relazione con Angiolina.
Intrigante è anche il parallelismo delle vicende amorose dei due fratelli . Infatti Emilio si innamora e si illude che il suo amore sia contraccambiato da Angiolina e Amalia fa lo stesso con il Balli. Ciò che cambia è il modo con cui le due vittime reagiscono: Amalia degenera fino a diventare pazza mentre Emilio continua a illudersi alternando momenti felici e tristi. Ma alla fine entrambi sono accomunati dalla morte: quella reale che colpisce Amalia e quella interiore di Emilio, il quale rispetto alla sorella ha la possibilità di "rinascere" una seconda volta e iniziando una nuova vita basata sull'uso dell'intelligenza per evitare di incombere in una nuova avventura mortale caratterizzata dalla presenza dell'onnipotente nemico chiamato Amore.
                                

Lorenzo Formiglio, 4SA

17 commenti:

  1. Italo Svevo nasce a Trieste nel 1861 e pubblica il romanzo “Senilità” nel 1898.
    Il protagonista Emilio Brentani è un impiegato trentacinquenne che in passato ha coltivato sogni di gloria letteraria e vive con la sorella Amalia, una zitella precocemente invecchiata, la cui unica ragione di vita è accudire il fratello.
    La routine della sua esistenza piccolo-borghese viene interrotta dall’apparizione di Angiolina Zarri, “donna raggiante di gioventù e bellezza”, con la quale Emilio allaccia una relazione sentimentale.
    L’amico Balli, gran donnaiolo e mediocre scultore, lo invita a considerare questa esperienza come una piacevole avventura, mentre Emilio la vive ben presto come un amore romantico e passionale.
    Angiolina però è sfuggente, ha un carattere volubile e leggero ed è piena di vitalità tanto che Emilio finisce per essere preda di un’ossessiva e dolorosa gelosia.
    La tormentata storia d’amore ha effetti devastanti anche sull’equilibrio psichico di Amalia, fino a quel momento complice della solitudine del fratello; prima si innamora di Balli e poi, di fronte all’infastidita indifferenza di lui, comincia a drogarsi con l’etere e finisce per distruggersi.
    Solo dopo la morte di Amalia e dopo aver finalmente aperto gli occhi sui numerosi tradimenti di Angiolina, il protagonista trova la forza di lasciare bruscamente l’amata.
    La sua vita può riprendere il suo grigio e prevedibile corso, confortata solo da un sogno illusorio: un ’Angiolina sempre bella e desiderabile con le qualità morali e la dedizione della sorella morta.
    Dal punto di vista psicologico il protagonista del romanzo è un debole, che ha paura di affrontare la realtà. Per questo si è costruito un sistema protettivo, entro il nido domestico, che si riassume nella figura materna della sorella Amalia. Conduce un'esistenza cauta che gli garantisce calma e sicurezza, ma implica la rinuncia al godimento e la mortificazione della vita.
    È una sorta di limbo, di sospensione vitale, che il titolo del romanzo definisce senilità.
    Nonostante il suo proposito iniziale di godere di un'avventura facile e breve, in realtà Emilio ha paura della donna e del sesso e per questo sostituisce alla donna reale una donna ideale.
    Da buon letterato idealizza la figura di Angiolina, fondendo caratteristiche fisiche di questa e caratteristiche caratteriali di Amalia.
    Amalia e Angiolina sono ora un’unica donna, la donna dei sogni di Emilio: bella, triste, pensierosa, gioconda, intelligente.
    Questa figura diventa il simbolo della donna ideale per Emilio, colei che non era stato in grado di trovare poiché non rispecchiava in realtà a pieno né la defunta sorella né l’ingenua Angiolina.


    Filippo Lupo 4SA

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  2. Fu in quel momento che comprese che Angiolina non gli aveva mai dato un desiderio tanto intenso come quello che Amalia stesse meglio.
    Emilio interrompe la relazione con Angiolina, non cessando comunque di amarla.
    Il protagonista torna a vivere la sua esistenza grigia e mediocre, ricordando le donne amate, Amalia e Angiolina, unendo nella memoria l'aspetto dell'una con il carattere dell'altra.
    Emilio vive un'anzianità precoce perchè rinuncia alla vita e preferisce rassegnarsi alla stasi.
    L'attenzione è rivolta alla dimensione psicologica dei personaggi e la conclusione del romanzo vede il protagonista tornare nella condizione precedente all'avventura con Angiolina, infatti non ha imparato nulla, non riesce a comprendere la realtà che lo circonda ed è ancora caratterizzato dalla sua immaturità.

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  3. Il titolo del libro, “Senilità”, indica al lettore la vera natura del protagonista Emilio Brentani, un uomo sciocco che passivo alla vita è come se fosse colto da un invecchiamento precoce. Il narratore è esterno ma interviene nel corso della narrazione, la voce e i pensieri di Emilio vengono espressi da un discorso indiretto libero che permette al lettore di avvicinarsi alla psicologia del personaggio principale. A parer personale la grandezza di questo romanzo consiste proprio nella dimensione psicologica su cui l’autore si concentra, infatti l’attenzione riservata a ciò che i personaggi provano è messa in primo piano e costituisce uno dei cardini dell’intera opera. Inoltre la presenza di alcuni interventi e giudizi del narratore fa sì che il lettore, interrogandosi anch’esso sulle azioni dei personaggi, si immerga completamente nelle vicende trattate.

    Giovanni Cione, V SA

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  4. Il romanzo si conclude con l’immagine di Emilio che nel ricordo vede le due donne fuse in una singola persona,con l’aspetto di Angiolina ed il carattere di Amalia.
    L’indecisione con cui Emilio affronta la sua vita lo porta a chiudersi nei suoi ricordi da cui il titolo del libro “Senilità”.All’interno del romanzo vi è una profonda opposizione nelle due figure del Brentani e di Angiolina.Quest’ultima a differenza di Emilio è sempre pronta all’azione,al miglioramento,vuole essere l’artefice del suo destino.La morte della sorella mette in pericolo l’esistenza stessa di Emilio che a stento riesce a prenderne coscienza evitando una tragica fine.La dimensione psicologia e le emozioni provate dai personaggi sono i punti cardini della narrazione di questa vicenda.

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  5. "Subito, con le prime parole che le rivolse, volle avvisarla che non intendeva compromettersi in una relazione troppo seria". Con queste parole dal tono ironicamente profetico si apre "Senilità", secondo romanzo di Italo Svevo, pubblicato a spese dell'autore nel 1898, venticinque anni prima de "La Coscienza di Zeno".
    Giudicato da Montale "forse il capolavoro di Svevo" e anche "un libro di veramente rara potenza", il romanzo manifesta la grande capacità di analisi dell'autore, che nel costruire un testo fortemente introspettivo mira a mettere in luce e giudicare tutte le sfumature della personalità del suo protagonista.
    Protagonista della vicenda è Emilio Brentani, piccolo impiegato in una compagnia di assicurazioni e intellettuale fallito. Autocompiacente, vive nel ricordo della breve fama ottenuta a seguito della pubblicazione di un romanzo, che lo porta a identificarsi come intellettuale dalle infinite possibilità.
    In una Trieste carica di valori simbolici, nella quale ogni elemento pare rispecchiare una precisa emozione o pulsione del protagonista, Svevo costruisce la sua critica all'uomo moderno, incapace di comprendere veramente le dinamiche del mondo, e per questo condannato a vivere in una perenne condizione di insoddisfazione e attesa, consolato solamente dalle proprie illusioni.
    Profondo, misterioso, introspettivo, Senilità non costituisce sicuramente una lettura semplice, soprattutto a causa della grande verbosità dell’autore, che lo rende a tratti molto pesante. Libro consigliato a chi si sente di affrontare un testo lento, complesso ma molto gratificante, in grado di offrire notevoli spunti di riflessione sulla personalità umana, anche un po’ sulla nostra.
    Alberto Barbirato

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  6. Il romanzo Senilità, opera della penna di Italo Svevo, venne pubblicato nel 1898 non riscuotendo però grande fama nell’immediato. Con quest’opera l’autore si mostra intento ad indagare l’inettitudine umana: determinata da una risposta eccessivamente entusiasta alle pulsioni unita ad un’altrettanto accentuata incapacità di decisione. Il paradigma del caso è incarnato nella figura del protagonista Emilio Brentani: uomo di cultura letteraria non indifferente, perdutamente innamorato di Angiolina: donna incantevole e di facili costumi. Nato come brama di facili avventure, l’interesse che manifesta nei confronti della donna cresce in maniera esponenziale, diventa totalizzante, tiranno. Questo porta il Brentani in uno stato di “cecità” che lo condurrà successivamente all’impossibilità di prendere le distanze dall’amata diventandone conseguentemente succube. Di pari passo alla vicenda si intreccia a quello del protagonista un altro caso, apparentemente analogo. La sorella Amalia, innamoratasi del Balli, scultore nonché buon amico di Emilio, si trova a tu per tu con le proprie delusioni amorose, i propri sentimenti: fronteggiando a viso aperto la schiacciante maledizione di una vita desolata e crudele. L’intero romanzo è fortemente dinamico, ricco di particolari e allegorie, con immagini dettagliate e vivide che permettono una spettacolare resa delle emozioni e sentimenti provati dai protagonisti. Entrambi i protagonisti avranno sorti differenti ma ugualmente funeste. Emilio, in balia di Angiolina, cercherà vanamente di svincolarsene, perche l’attrazione verso di lei predomina e sopprime qualsiasi tentativo di fuga. Amalia d’altro canto non sostiene il peso che la consapevolezza della propria situazione le porta, producendole un crollo emotivo, facendola entrare in una spirale a senso unico verso il delirio. Come si vedrà successivamente lo strazio psicologico e il frequente consumo di etere la porteranno alla morte: una morte raccapricciante ma essenziale per risvegliare Emilio. Quest’ultimo, una volta appresa la notizia della morte della sorella, sarà in grado di rivalutare la propria vita superando l’impotenza di fronte alla figura dell’amata e liberandosene. La sua immaginazione però lo porterà a generare una proiezione della donna ideale, risultato di una laboriosa polimerizzazione tra le sembianze di Angiolina e le facoltà della sorella. Personalmente non ho trovato la lettura del libro un'esperienza piacevole, non ne consiglierei la lettura a coloro che non sono ancora familiari con lo stile dell'autore.

    Andrei Zarau VSA

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Il libro è scritto in modo lento e presenta un lessico particolarmente complicato. Il romanzo, che è prevalentemente psicologico, dal momento che si sofferma di più sui punti di vista dei personaggi, non presenta una storia avvincente e originale bensì una comune storia d' amore. Il libro inoltre è molto angosciante soprattutto nell' ultima parte, quando Svevo si sofferma nella descrizione degli ultimi istanti di vita di Amalia, la sorella di Emilio, che morirà di polmonite a causa della dipendenza da etere, una sostanza tossica e psicotropa.


    Alessandro Accornero V SA

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  9. "Subito, con le prime parole che le rivolse, volle avvisarla che non intendeva compromettersi in una relazione troppo seria". Con queste parole dal tono ironicamente profetico si apre "Senilità", secondo romanzo di Italo Svevo, pubblicato a spese dell'autore nel 1898, venticinque anni prima de "La Coscienza di Zeno".
    Giudicato da Montale "forse il capolavoro di Svevo" e anche "un libro di veramente rara potenza", il romanzo manifesta la grande capacità di analisi dell'autore, che nel costruire un testo fortemente introspettivo mira a mettere in luce e giudicare tutte le sfumature della personalità del suo protagonista.
    Protagonista della vicenda è Emilio Brentani, piccolo impiegato in una compagnia di assicurazioni e intellettuale fallito. Autocompiacente, vive nel ricordo della breve fama ottenuta a seguito della pubblicazione di un romanzo, che lo porta a identificarsi come intellettuale dalle infinite possibilità.
    In una Trieste carica di valori simbolici, nella quale ogni elemento pare rispecchiare una precisa emozione o pulsione del protagonista, Svevo costruisce la sua critica all'uomo moderno, incapace di comprendere veramente le dinamiche del mondo, e per questo condannato a vivere in una perenne condizione di insoddisfazione e attesa, consolato solamente dalle proprie illusioni.
    Profondo, misterioso, Senilità non costituisce sicuramente una lettura semplice, soprattutto a causa della grande verbosità dell’autore, che lo rende a tratti molto pesante, pur presentando una lucida quanto attenta analisi dei rapporti sociali. Libro consigliato a chi si sente di affrontare un testo lento, complesso ma molto gratificante, in grado di offrire notevoli spunti di riflessione sulla personalità umana, ma anche di aiutare comprendere un po’ più a fondo le nostre emozioni.
    Alberto Barbirato

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  10. Attraverso questo romanzo, Svevo affronta il tema dell’ inettitudine in maniera molto approfondita, andando a scovare sino in fondo le personalità dei vari personaggi. Emilio Brentani è il rappresentante di questo vizio, trattato nella maggior parte delle opere dello scrittore. Tuttavia Svevo non si sofferma a descrivere solamente questo aspetto; infatti si immerge completamente nei pensieri del personaggio per avere una sua completa introspezione psicologica. Da Emilio emerge la sua inadeguatezza alla vita, l’incapacità di cogliere aspetti importanti dell’esistenza per approfittarne e goderne: si ritiene un uomo idealista pieno di iniziative, ma in realtà si rivelerà un cinico pieno di egoismo. Il titolo Senilità rappresenta il suo stato interiore nonostante la sua giovane età, e il suo continuo tentativo di reprimere questo suo torpore e incapacità di vivere: la facilità con cui idealizza Angiolina, una donna priva di sensibilità nei suoi confronti è la prova lampante della sua situazione “invivibile” tipica di un uomo ormai giunto alla vecchiaia, passivo, che in modo graduale si distacca sempre di più dalla vita di tutti i giorni. Questo è un libro che ha l’intento di farti analizzare profondamente un uomo pigro d’anima, e lo fa utilizzando un linguaggio mediocre, e non elegante e raffinato, per permettere a Svevo di esprimere al meglio le sue considerazioni. Leggendolo, questo romanzo ti permette di capire in fondo il problema della società a fine 800, non solo condizionata, ma anche intrappolata dalle sue idee culturali e filosofiche che segnano profondamente le coscienze dei personaggi. Sicuramente mette profonda amarezza, e anche un po’ di stupore, ma è ciò che permette al libro di essere ancora oggi amato da molti lettori: Svevo privilegia ancora una volta la riflessione sulla problematicità dell’ esistenza, rispetto alla normale narrazione dei fatti.

    Irene Zanirato V SA

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  11. Tutti possono rivedersi in Emilio: ognuno di noi ha superato il momento in cui l'amore per una persona si è appropriato in modo tirannico della propria vita e non si può fare altro che provare un senso di compassione per il protagonista. Questo è accresciuto dall'aspetto paradossale dell'intera vicenda: Emilio trascura la sorella mentre questa muore a causa della sua follia causata a sua volta da una delusione sentimentale. Inoltre, assurdo risulta anche il fatto che all'inizio della sua relazione con Angiolina, il protagonista si prefigga l'obiettivo di insegnarle ad essere scaltra e a saper illudere le persone, credendola estremamente buona e ingenua, mentre è lui che viene ingannato da questa.
    Il romanzo mostra al lettore i comportamenti assurdi che l'amore fa compiere all'uomo, portandoli fino all'estremo, e offrendo così degli spunti di riflessione sulla follia e sulla fragilità delle persone.
    Purtroppo la lettura risulta appesantita dallo stile e dall'andamento lento degli avvenimenti.

    Viarengo Matteo V SA

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  12. Senilità, il secondo romanzo di Italo Svevo, è un viaggio nelle profondità psicologiche del protagonista.Il protagonista di Senilità è un uomo, Emilio Brentani, che vive la sua vita tra passione e gelosia, in compagnia della sorella Amalia, verso la quale prova sentimenti diversi e contrastanti.Spesso non è cosciente di ciò che sta facendo e ciò lo dimostra nei suoi repentini cambi di umore e di atteggiamento nei confronti della sorella, di Angiolina e del suo amico Stefano. Emilio è “vittima” dell’amore, non riesce a liberarsene, ne soffre ma ne gode in altrettanta misura. Ama fino all’odio e odia fino ad amare e si rende conto della sua inadeguatezza rispetto al Balli, per questo ne è geloso e affascinato allo stesso tempo. Emilio non riesce a smettere di amare Angiolina come Zeno non riesce a smettere di fumare ed entrambi procrastinano il più possibile la loro separazione da un vizio che sono coscienti di dover abbandonare.
    Personalmente l’ho trovato un libro molto lento e prolisso infatti ho faticato molto per portarlo a termine. Credo anche che questa noia sia dovuta al personaggio protagonista, che inquadra al meglio la figura dell’inetto soprattutto considerando le sue scelte.
    Denis marino V SA

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  13. Quella che inizialmente voleva cominciare era una relazione libera, non troppo seria. Emilio Brentani però non si rese subito conto che l’amore che provava per Angiolina era diventato per lui quasi “indispensabile” in quanto, prima di lei, la sua vita era grigia e accompagnata solo dalla sorella Amalia e dall’amico Stefano Balli.
    Sin dal principio Emilio vede in Angiolina quasi una donna angelo tanto da chiamarla col nome francese Ange. Il protagonista si innamora subito della bellezza paradisiaca della giovane, “bionda dagli occhi azzurri grandi, alta e forte, ma snella e flessuosa, il volto illuminato dalla vita, un color giallo di ambra soffuso di rosa da una bella salute”.
    Così innamorato, Emilio, non vede in Angiolina ciò che lei realmente è, donna doppiogiochista e infedele, non realmente interessata alla loro relazione, o quantomeno interessata in minor grado rispetto ad Emilio. Il protagonista non si accorge di questo in quanto vede l’amata come lui vuole vederla, illuso dalle sue stesse fantasie, le quali lo porteranno ad amarla follemente ed allo stesso tempo a disprezzarla a causa dell’interesse di lei non solo verso Emilio ma anche verso altri uomini da lui conosciuti e non, tra cui lo stesso Balli, il suo vecchio amico.
    Emilio è sedotto dall’amata a tal punto da andare a cercarla per lasciarla mentre Amalia è morente a casa loro, ammalatasi di polmonite a causa dell’abuso di etere, somministrato all’insaputa del fratello, il quale, dopo averlo scoperto, si rende conto che, l’ultima volta che i due avevano parlato e che lui si era interessato della sorella, era accaduto mesi prima.
    Senilità, questo romanzo di Italo Svevo, non è considerabile come un romanzo di formazione, in quanto nella vita del protagonista non è visibile un cambiamento, Emilio rimane illuso sin dall’inizio e anche quando cerca di allontanarsi definitivamente dall’amata, non riesce a liberarsene del tutto, continuando ad amarla come se fosse ancora con lui. Emilio, addirittura, in determinate situazioni si auto-inganna, neanche lui riesce più a distinguere fantasia e realtà e a questo serve la voce del narratore esterno, a spiegare le contraddizioni create del protagonista.

    Pavarino Elena IVSA

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Credo che l' opera di Svevo sia troppo lenta e descriva un argomento che, già molto trattato da altri autori e quindi quasi banale, viene reso dall' autore in una maniera fin troppo complicata a causa del lessico contorto e della struttura arzigogolata del romanzo.
    Pur essendo il narratore esterno, Svevo espone la vicenda attraverso la il punto di vista di Emilio, mostrando così al lettore pensieri e sensazioni del protagonista; Svevo cerca di darne una profonda analisi psicologica. Il titolo dell’opera deriva dall’intenzione di Svevo di descrivere l’ inettitudine del protagonista che lo rende incapace di affrontare la vita e la realtà, chiudendosi dentro se stesso in un stato di “vecchiaia spirituale”.
    Tommaso Albertazzi

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  16. Il titolo "Senilità" ha grande significato in tutta la storia in quanto con una sola parola descrive ciò che accade nel libro: il protagonista vive in un perenne stato di monotonia e noia e nonostante l'incontro con la donna questo resta perché é un uomo psicologicamente debole e questo lo porta proprio a soffrire molto per amore ma anche a esserne prigioniero perché non riuscirà mai a fermare il suo irrefrenabile sentimento tantoché permetterà alla donna di manovrarlo perché non vuole ripiombare in una monotonia che lo turba più della sofferenza dell'amore stesso. Per questa ragione non sarà mai in grado di allontanarsi completamente dalla donna nemmeno quando la sorella sarà sul punto di morte, e questo é proprio il simbolo di una persona molto fragile. Il libro é ben scritto ma non molto scorrevole poiché sono presenti molti termini arcaici del Novecento. Però ha una struttura comunque abbastanza comprensibile; la lettura non é così pesante e a parte il lessico non moderno utilizzato l'ho trovato abbastanza interessante.

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