Dedicato ai folli e ai sognatori.
La La Land ovvero come
ti illudo con il romanticismo per poi strapparti il cuore. Versione musical.
Mia, un’aspirante
attrice, e Sebastian, un musicista jazz, mentre sono impegnati ad inseguire le
proprie ambizioni e i propri sogni, si innamorano, ma le cose cambiano quando
iniziano a raggiungere il successo.
L’intero film lascia
sospesi tra sogno, amore e musica in un mix leggero ma malinconico, dove i
protagonisti antepongono la realizzazione dei propri sogni alla loro relazione.
Anche se risulta evidente quanto sia marcata la fiducia di Seb nei sogni di Mia
e viceversa.
L.A. è un’esplosione
di corpi, suoni e colori in coreografie che sfiorano la perfezione, ridisegnano
l’idea stessa di musical facendo riemergere l’America
degli Anni ‘50 ma scostandosi dall’ottimismo insito in quest’ultima, manifesto
di un sogno che sarebbe divenuto nei decenni successivi uno stile di vita.
Sulle note di quella
che era la loro canzone viene mostrato il finale classico, quello che lo
spettatore, ormai affezionato ai protagonisti, si aspetta o intimamente spera: Mia e Sebastian sposati, con una famiglia, felici.
Tuttavia la musica finisce e Mia, dopo aver scambiato un intenso sguardo con
Seb, se ne va con il suo vero marito. Il film poteva mistificare attraverso un’illusione,
ma ha scelto di offrire al pubblico la realtà.
Lo sguardo finale tra
i due protagonisti raccoglie uno spettro di mille emozioni non tracciabili nè descrivibili, al punto che i volti sembrano brillare di luce propria.
La locandina recita dedicato ai folli e ai sognatori.
Ed il finale è proprio un elogio ai due folli protagonisti che hanno avuto il
coraggio di vivere un sogno insieme, ma anche il coraggio di sacrificare un
amore concreto per realizzare il loro sogno più profondo.
Il vero lascito del film risiede nella consapevolezza che, sebbene un grande
amore sia finito, bisogna rialzarsi e realizzare i propri sogni. Infatti, Mia
riparte da se stessa, non abbandona la recitazione, trova un nuovo amore ed è
felice.
In conclusione c’è
bisogno di amare, di sbagliare e cadere, ma rialzarsi ancora e riprovare, fino
a capire che la chiave è amare se stessi. Bisogna avere la forza di usare ogni
frammento di se stessi come carburante per i propri sogni per possedere
qualcosa che riempia ogni giorno la nostra anima per sostenerla e alimentarla.
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