mercoledì 21 agosto 2019

Dieci piccoli indiani

"Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

[...]

Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò."

"Dieci piccoli indiani" è un romanzo giallo della celeberrima scrittrice inglese Agatha Christie. Fu pubblicato per la prima volta come libro intero nel 1939, dopo essere uscito a puntate su un quotidiano inglese. L'opera arrivò per la prima volta in Italia nel 1946 con il titolo originale "...e poi non rimase nessuno".

La Christie, che rimane ancora una delle più conosciute e tradotte scrittrici di romanzi gialli, ambienta la storia su una piccola isola non lontana dalla costa del Devon, in Inghilterra. I dieci personaggi, chi per un motivo e chi per un altro, vengono infatti invitati da un certo "U.N. Owen" a recarsi nella villa situata sull'isolotto. Qui cominciano ad essere accusati attraverso delle registrazioni di aver commesso crimini atroci e successivamente cominciano a morire ad uno ad uno seguendo i versi della poesia che avevano trovato incorniciata sul camino della villa, alcuni dei quali sono sopra citati.

Da non amante del genere posso dire che l'autrice è riuscita, come suo solito, a creare un romanzo carico di tensione e suspense, a cui è molto facile appassionarsi. Non si tratta soltanto della trama in sé, ma anche dello stile della Christie, ancora del tutto attuale nonostante risalga a un periodo storico molto diverso dal nostro. Infine a rendere questo romanzo pressoché impeccabile ci sono i temi principali dell'opera, come i sensi di colpa e, più in generale, la psicologia trattata in modo meticoloso.

Matteo Atzori, IV B

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