Una
soffitta tetra e cupa, priva di decorazioni e illuminazioni, la
solitudine e la malinconia di un uomo sopraffatto dai suoi
sentimenti. Stiamo parlando di Jakob, il protagonista del racconto
“Mondo di bambole” di Silka Scheurmann. Jakob vive isolato dal
mondo e in una profonda depressione da quando si è separato da Mona,
la sua compagna. La sorella Saskia, per cercare di distrarlo, gli
chiede di costruire una casa delle bambole, come quella che lei aveva
da piccola per sua figlia Annika. Saskia gli invia una vecchia foto
della casetta e Jakob nota che all’interno dell’immagine è
ritratta una bambina (forse una vecchia amica di Saskia).
Dall’istante esatto in cui Jakob vede quella creatura rimane
folgorato: da quel momento una bambina immaginaria lo seguirà
ovunque e diventerà la sua confidente.
Questo
comportamento è frutto dell’instabile condizione mentale del
protagonista, che alterna “momenti di pace” con se stesso e con
il mondo, e “momenti di guerra” in cui il conflitto con se stesso
si esprime attraverso la masturbazione. Questo racconto parla della
separazione dalla persona amata e del conseguente isolamento che può
condurre a rifugiarsi in un mondo alternativo da cui è difficile
uscire.
Alessia
Balzaretti
Rebecca
Dimartino
4A
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