Il
breve racconto “L’uomo che aveva perso il viaggio” si
presenta come l’unione tra un viaggio interiore e un tragitto
concreto.
Il
racconto, scritto da Giuseppe Cederna, è ambientato al confine tra
Liguria e Toscana mentre un uomo compie un lungo viaggio in macchina
durante una notte piovosa. Il protagonista imbocca la strada
verso il mare per allontanarsi da una situazione che lo fa sentire
inadatto; affronta questo viaggio come un un’opportunità per
rivivere importanti momenti passati. Lungo tutto il percorso
è accompagnato da un bambino, la personificazione del cammino
della vita. La voce dell’innocenza gli ricorda più volte che non
troverà un posto felice finché non troverà il suo mondo, se
stesso.
Reputiamo
questo testo come una breve metafora della vita, una riflessione sul
trascorrere del tempo e sulla spensieratezza che non bisognerebbe mai
abbandonare. La sensazione di non trovarsi nel posto giusto non
è sempre legata alla circostanza esterna ma, a volte, basterebbe
semplicemente fermarsi un attimo a riflettere su se stessi per
trovare l’equilibrio che ci rende felici.
Elisa Bertone e Alessia Langella, 2’ A
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