C'è una panchina gialla
è sotto casa, dà sulle colline circostanti.
Mi ci siedo e osservo: sotto tutto è immobile, i prati verdi giacciono e ti fissano.
Ti sei mai sentita così piccola?
C'è una panchina gialla
è circondata dal silenzio, lo interrompono solo i cinguettii.
Mi ci siedo e penso: gli uccelli vivono liberi, ti sfrecciano davanti e spariscono chissà dove.
Se potessi volare, dove andresti?
C'è una panchina gialla
è colpita da una ventata d'aria, arriva fresca e inodore.
Mi ci siedo e respiro a pieni polmoni: gli occhi sono chiusi, ti riempi di leggerezza e i pensieri scivolano.
Si è rifugiata tutta in te la calma del mondo?
C'è una panchina gialla
è illuminata dall'ultimo sole, raccoglie le forze di andarsene.
Mi ci siedo e sorrido: la primavera non conosce ragioni, smuove tutto e ti invita a seguirla.
Sei cresciuta quando vinci le rivoluzioni che si scatenano dentro di te?
Sei fortunata: hai troppe domande
non bastano le risposte
ma tu non hai fretta
ti auguri di cercarle
con sguardo curioso
lo stesso di quando ti siedi sulla panchina
gialla come piace a te
e ti guardi intorno.
gialla come piace a te
e ti guardi intorno.
Mauro Morena, IVSB
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