venerdì 20 marzo 2020

Discorsi di una notte di mezza solitudine

Caro diario
fermo al primo bacio:
ascoltami,
sono tornato.
Cara lampada
dimmi:
perché anche dentro oggi mi illumini?
Cosa cerchi?
Caro specchio
presentami colui che custodisci.
Cara bottiglietta
addormentata e sudata, intrappolata tra i fogli 
perché vuoi farla finita?
Non è troppo alto per te il salto?
Per dove poi, il pavimento?
Caro tricolore
oggi sento sotto le mie dita i tuoi colori setosi
che risvegliano i miei,
figli tuoi.
Cara finestra
non  sei annoiata di guardare sempre i soliti tre alberi?
Forse a te basta
Vedere la gara delle nuvole,
saggia finestrella.
Caro libro
raccontami la tua storia:
oggi 

ti ascolteró.


Simone Cavazzoni, IV SB

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