sabato 21 marzo 2020

19/03/2020




Sono giorni atoni 
in cui viviamo da esuli 
nella nostra stessa patria. 
Un sentimento comune 
tuttavia ci congiunge: 
la Consapevolezza 
di essere uomini 
di essere vulnerabili 
di essere tutti uguali.

Sono giorni sterili 
in cui viviamo il presente 
con un febbrile abbandono.  
L’ineffabile mondo virtuale 
ci fa approdare nel ricordo,
e temiamo un futuro 
di incertezze 
di fragilità
di paura. 

Sono giorni monotoni 
in cui viviamo il momento 
sospeso, in un’incostante attesa. 
La familiare quotidianità
ci vincola  al reale 
e impariamo il rispetto 
di resistere al tempo 
di esistere nel domani
di restare insieme. 

Sono giorni astratti
in cui viviamo la semplicità
a cui volevamo sottrarci. 
Dobbiamo fermarci e riflettere, 
soffrire di consapevolezza: 

Lascia volare calde 
le lacrime sul viso;
Lascia che colino con fatica 
giungano fino alla bocca; 
Lascia che il loro sapore 
ti faccia sognare 
un mare tranquillo, 
dove nulla ostacola l’orizzonte
se non gli occhi 
che oltre non possono vedere
Lascia che le lacrime
colino calde, 
non ostacolare il loro corso 
più di quanto non facciano già le rughe; 
Lascia che colino 
queste calde lacrime.



TERESA GIORDANO VB

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