“The Help”, film uscito nel 2011 e diretto dal regista Tate
Taylor, si basa sull'omonimo libro scritto da Kathryn Stockett nel
2009.
Il film, ambientato a Jackson, Mississippi negli anni 60’,
racconta della dura e difficile vita che dovevano affrontare i domestici
afroamericani che lavoravano nelle case delle famiglie bianche benestanti della
città. Non avevano alcun diritto: dovevano avere un bagno separato, stoviglie
proprie, accudivano più i figli delle famiglie bianche che i propri, solo per
poter dar loro una vita dignitosa.
Tutta la situazione verrà ribaltata da un’idea che possiamo
definire quasi folle, ovvero quella della scrittrice emergente soprannominata
Skeeter, di raccogliere le testimonianze di questi domestici per un suo
progetto editoriale. Vede in questo progetto qualcosa di nuovo, un terreno non
ancora battuto, che potrebbe portarla subito al successo o farla rimanere
anonima, pensa che qualcuno doveva far luce su quello che stava accadendo in
quella cittadina e non si vuole tirare indietro.
All'inizio non ha molto consenso poiché le domestiche
avevano paura delle conseguenze, magari di essere anche licenziate. Ma una
di loro, ormai stanca dei continui maltrattamenti, decide di farsi avanti e a poco a poco anche le altre. Skeeter comincia a incontrarsi con le
domestiche e il libro comincia a prendere forma. Pubblicato il libro con il
titolo appunto di “The Help”, Skeeter può finalmente andare a New York per
dedicarsi alla carriera da scrittrice. In città ovviamente non manca la
curiosità di sapere chi ha scritto il libro, ma soprattutto le critiche dei
cittadini poiché hanno il dubbio che sia ambientato a Jackson. Un episodio in
particolare porta al licenziamento di una delle domestiche per una cosa che non
ha neanche rubato.
Credo che questo non sia il solito film sul razzismo e la
segregazione: da un lato è presente la componente critica e rivoluzionaria, ma dall'altra ne troviamo una quasi comica, dove possiamo notare la vera amicizia, quella che va oltre al colore della pelle, alla religione e al pensiero comune.
Il film riassume in un'unica storia, tante altre storie tutte simili, di persone che hanno davvero vissuto queste situazioni, di persone che certe volte sono riuscite a superarle e in altri casi si sono fatti sopraffare.
Penso che tutto questo ci possa far riflettere su come nel corso degli anni i tempi siano cambiati e come ancora oggi la società sia in continuo cambiamento, qualche volta anche regredendo.
Alessia Rolla VB
Alessia Rolla VB
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