sabato 7 settembre 2019

The Help


“The Help”, film uscito nel 2011 e diretto dal regista Tate Taylor, si basa  sull'omonimo libro scritto da Kathryn Stockett nel 2009.
Il film, ambientato a Jackson, Mississippi negli anni 60’, racconta della dura e difficile vita che dovevano affrontare i domestici afroamericani che lavoravano nelle case delle famiglie bianche benestanti della città. Non avevano alcun diritto: dovevano avere un bagno separato, stoviglie proprie, accudivano più i figli delle famiglie bianche che i propri, solo per poter dar loro una vita dignitosa.
Tutta la situazione verrà ribaltata da un’idea che possiamo definire quasi folle, ovvero quella della scrittrice emergente soprannominata Skeeter, di  raccogliere le testimonianze di questi domestici per un suo progetto editoriale. Vede in questo progetto qualcosa di nuovo, un terreno non ancora battuto, che potrebbe portarla subito al successo o farla rimanere anonima, pensa che qualcuno doveva far luce su quello che stava accadendo in quella cittadina e non si vuole tirare indietro.
All'inizio non ha molto consenso poiché le domestiche avevano paura delle conseguenze, magari di essere anche licenziate. Ma  una di loro, ormai stanca dei continui maltrattamenti, decide di farsi avanti e a poco a poco anche le altre. Skeeter comincia a incontrarsi con le domestiche e il libro comincia a prendere forma. Pubblicato il libro con il titolo appunto di “The Help”, Skeeter può finalmente andare a New York per dedicarsi alla carriera da scrittrice. In città ovviamente non manca la curiosità di sapere chi ha scritto il libro, ma soprattutto le critiche dei cittadini poiché hanno il dubbio che sia ambientato a Jackson. Un episodio in particolare porta al licenziamento di una delle domestiche per una cosa che non ha neanche rubato.

Credo che questo non sia il solito film sul razzismo e la segregazione: da un lato è presente la componente critica e rivoluzionaria, ma dall'altra ne troviamo una quasi comica, dove possiamo notare la vera amicizia, quella che va oltre al colore della pelle, alla religione e al pensiero comune. 
Il film riassume in un'unica storia, tante altre storie tutte simili, di persone che hanno davvero vissuto queste situazioni, di persone che certe volte sono riuscite a superarle e in altri casi si sono fatti sopraffare.
Penso che tutto questo ci possa far riflettere su come nel corso degli anni i tempi siano cambiati e come ancora oggi la società sia in continuo cambiamento, qualche volta anche regredendo.

Alessia Rolla VB




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