lunedì 5 agosto 2019

Commento su "Uno,nessuno e centomila" di Luigi Pirandello

"Uno,nessuno e centomila" è uno dei romanzi più famosi di Luigi Pirandello, celebre scrittore siciliano. Il libro viene iniziato nel 1909 per essere poi completato solamente nel 1925,anno della prima edizione e successivamente pubblicato ufficialmente nel 1926. E', in un certo senso, il seguito dell' acclamato "Il fu Mattia Pascal",pubblicato nel 1904,in quanto analizza con una profondità psicologica eccezionale il tema della personalità e dell'identità dell' uomo, tema già introdotto nel romanzo del 1904 ma qui sviluppato con più attenzione da Pirandello.
La storia è quella di Vitangelo Moscarda, un uomo residente in un piccolo paese della Sicilia chiamato Richieri e sposato con una donna di nome Dida. Vitangelo vive una vita superficiale data l'eredità acquisita alla morte del padre, il quale era proprietario di una banca passata poi nelle mani del figlio stesso. Ma la tranquillità finisce quando sua moglie Dida gli fa notare una piccola imperfezione del naso, leggermente pendente, che coglie di sorpresa Vitangelo. Egli inizia dunque ad essere ossessionato talmente tanto di questo particolare che incomincia a notare altre imperfezioni anche alle persone con cui parla e questo porta nel giro di pochi giorni tutte le persone di Richieri a controllarsi per strada ,guardandosi riflessi nelle vetrine, le imperfezioni dei loro volti. Vitangelo inizia così a pensare che il Gengè (soprannome datogli da Dida) visto da sua moglie sia diverso da ciò che lui sente di essere,dato che l'imperfezione era stata notata dalla moglie e non da lui,che fino a quel giorno era convinto di non avere il naso leggermente pendente. Incomincia così a formulare una teoria dalla quale prenderà nome il libro: Vitangelo pensa di essere lo stesso per tutti quelli che conosce (Uno) ma si renderà conto che nella realtà degli altri,egli appare diverso per ogni persona che lo vede (Centomila) e dunque il suo io finisce per disgregarsi (Nessuno). Questa sua teoria verrà testata fino alla fine del romanzo e porterà Vitangelo a comportarsi in modi opposti a quelli che si aspetterebbero le persone che lo conoscono: Dida finirà per andarsene via da casa, i suoi collaboratori bancari Firbo e Quantorzo si ritroveranno da soli a condurre la banca e Marco di Dio, uomo sfrattato da Vitangelo , si ritroverà a vivere in una casa più bella di quella precedente, di proprietà del protagonista, che gli regalerà quella nuova dopo aver visto la reazione del povero signore al gesto apparentemente insensato e villano. Il romanzo termina con il racconto della vicenda fra il protagonista e un'amica di Dida,Anna Rosa. I due sembrano innamorarsi ma sul più bello Anna Rosa spara a Vitangelo, il quale si salva e finisce a vivere i suoi ultimi anni in un ospizio.
Il romanzo, data la complessa materia analizzata, non è di facile comprensione . Infatti, il libro si presenta come un lunghissimo viaggio interiore che non tocca solo i temi della personalità: si parla anche del rapporto fra l'uomo e la natura e della relazione fra padre e figlio.
"Uno,nessuno e centomila" è un romanzo che apre gli occhi sul modo in cui viviamo, facendoci prendere consapevolezza del fatto che non siamo mai noi stessi e che forse l'io stesso non esiste, dato che non abbiamo mai modo di conoscerlo,comportandoci sempre in modi diversi al variare delle persone con le quali ci interfacciamo. E' un libro dalla valenza universale. Non è la storia di Vitangelo Moscarda, è la nostra.
                                 

Per acquistare il libro : https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/uno--nessuno-e-centomila-1/

Lorenzo Formiglio 4SA

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