Fino a che punto una menzogna può diventare la nostra realtà, l’unica nostra motivazione di vita?
Gabriel, protagonista del romanzo "Una voce nella notte" di Armistead Maupin, vive di bugie. Egli infatti è uno scrittore, nonché speaker radiofonico, molto abile a creare storie che conquistano lettori e ascoltatori. Tuttavia verrà travolto dalla realtà: un blocco della sua ispirazione narrativa e la rottura con il compagno Jess lo faranno cadere in una profonda crisi. Un libro però sembrerà dargli un nuovo allaccio con la realtà. Il libro in questione è un’autobiografia mandatagli da un ragazzino di nome Pete. Quest’ultimo vorrà condividere con Gabriel, il suo conduttore radiofonico preferito, la sua tragica vita, segnata da orribili avvenimenti. Fra i due si creerà un legame molto intenso, costruito grazie a delle chiamate telefoniche, simile a quello tra padre e figlio. Gabriel però, potrebbe ritrovarsi ancora una volta troppo lontano dalla verità.
"Una voce nella notte" è un romanzo dalla trama magnetica, scandita da uno stile ora descrittivo e riflessivo, ora divertente. Ciò che più colpisce però, è la sensibilità con cui l’autore riesce a tratteggiare i suoi personaggi attraverso le loro debolezze e fragilità. Insomma, questo è un romanzo indimenticabile per il suo messaggio profondamente umano.
Nicolò Pietrapertosa, IV B
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