Aurora è una cantautrice norvegese
molto giovane che si distingue per le sue sonorità ricordanti il
folklore nordico inserite poi in brani di genere pop ed elettronico. Il
punto di forza di Aurora
è l'estrema sensibilità che traspare dai suoi testi, soprattutto
rivolta a problematiche globali e riguardanti la nostra generazione.
Il brano che mi ha colpita maggiormente
è "The Seed".
«Il seme»
SoffocamiCosì che le mie lacrime possano diventare pioggia
Annaffierò la terra su cui sto
Così che i fiori possano crescere di nuovo
Perché proprio come il semeOgni cosa vuole vivereCi stiamo bruciando le dita*Ma impariamo e perdoniamo[...]
Quando l'ultimo albero è caduto
E i fiumi sono stati avvelenati
Non puoi mangiare denaro, oh no
*(Idioma) bruciarsi le dita: soffrire per le conseguenze
delle proprie azioni
Ho tentato di tradurre il secondo verso
e parte del ritornello, visto che sono state le frasi che mi hanno
emozionata di più.
Consiglio vivamente la lettura
integrale del testo in lingua originale e la visione del video, anche quello molto forte, specialmente nelle parti strumentali del brano, in cui sono presenti spezzoni che raffigurano le proteste
ecologiche globali avvenute nell'ultimo anno.
The Seed è un pianto per il nostro
Pianeta, il canto straziato di chi ama questa Terra e farebbe
qualsiasi cosa per vederla rinascere. Pur trattandosi di un tema non
legato strettamente alle emozioni umane se ne possono percepire le
più svariate: speranza, impotenza, decisione, tristezza, amore.
Aurora è stata in grado di dare voce a milioni di persone e ad un
intero Pianeta.
Più che una canzone la considero quasi un inno.
Aurora Ferrari IV B
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