sabato 31 agosto 2019

"Il fu Mattia Pascal"

“Il fu Mattia Pascal”  è un celebre romanzo dello scrittore italiano Luigi Pirandello, pubblicato nel 1904.
L’ opera, ambientata tra la fine dell’ 800 e gli inizi del ‘900, tratta le vicende di Mattia Pascal attraverso un lungo e unico flashback del protagonista. Egli vive nel paesino di Miragno con la propria famiglia e, dopo una serie di avvenimenti e alcune avventure amorose, circola la notizia della sua morte, in quanto un cadavere simile a lui è stato trovato nel fiume Stia, vicino al mulino del suo paese. Siccome la morte sia della madre sia della figlia, avuta da Romilda, avevano minato il suo morale, egli coglie l’ occasione per “rinascere” e incominciare una nuova vita anche grazie alle, circa, 82 mila lire vinte al Casinò di Montecarlo poco tempo prima. Mattia Pascal, allora, intraprende un tour europeo che lo porta a Roma, dove decide di stanziarsi in una casa arredata dove già abita una famiglia. Decide di cambiare nome dato che ufficialmente Mattia Pascal è deceduto e decide di chiamarsi Adriano Meis. Qui a Roma si innamora di Adriana, figlia del padrone di casa Anselmo Paleari. Tuttavia, non essendo registrato all’ anagrafe, non può né svolgere semplici attività quotidiane né sposare Adriana. Decide, perciò, di abbandonare questa vita nell’ombra, simula il suicidio su un ponte sul Tevere e torna nel paesino d’ origine.
Tornato due anni dopo a Miragno, si riappropria della sua vera identità ma scopre che Romilda è sposata con Pomino, suo vecchio amico. Su consiglio di Don Eligio, custode della biblioteca del paese, mette per iscritto le sue vicende.
Lo stile è lineare e l’ autore riferisce alcuni suoi pensieri e riflessioni tramite la voce di Mattia Pascal. 
Penso che Mattia/Adriano possa essere considerato un antieroe che, grazie ad un malinteso, cerca di cambiare le sorti del proprio destino; tentativo che risulta, in conclusione, un fallimento. Il protagonista, alla fine del romanzo, constata di non poter essere che Mattia, dopo aver tentato di essere Adriano Meis, il suo alter ego attraverso il quale aveva cercato di vivere la sua nuova vita lontano dalla sua triste monotonia di Miragno.

Tommaso Albertazzi IV SA

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