venerdì 10 maggio 2019

Anna Karenina nell'interpretazione di Joe Wright




Il film Anna Karenina diretto da Joe Wrigt nel 2012 é tratto dall'omonimo romanzo di Lev Tolstoj e ambientato nella Russia del XIX secolo, tra Mosca, San Pietroburgo e le campagne russe. Racconta la storia travolgente e rovinosa dell'aristocratica Anna Karenina, la quale, nonostante abbia ciò che tutti vorrebbero avere, ovvero l'ufficiale governativo di alto rango Alexsej Karenin come marito, quando incontra il giovane Vronskj, vive un  periodo di tormento interiore prima di cedere alla passione per l'amante, ma alla fine è pronta a rinunciare al suo ruolo di donna rispettabile della società e addirittura a suo figlio pur di stare con lui.

Ricco di finestre aperte sulla situazione russa dell'epoca, il film ci mostra tre diversi tipi di rapporto coniugale: quello centrale tra Anna e Vronskij, caratterizzato da un amore proibito e passionale che però presto svanisce e la porta al suicidio; il secondo coinvolge il fratello di Anna, Stiva e sua moglie Dolly, che porta sulla spalle tutto il peso di una famiglia e un marito disattento  e infedele. L'ultima relazione è quella tra la sorella di Dolly, Kitty, che all'inizio del romanzo è una ragazzina che cresce passando attraverso delusioni, scelte sbagliate ed esperienze che formano il suo carattere, e Levin, "eroe positivo del romanzo". Egli che all'inizio aveva nascosto la sua anima, riesce a ritrovare se stesso perché trova la donna giusta. L'amore di questi due personaggi è quello più vero, un amore che salva in contrapposizione ad un amore che distrugge.

La caratteristica principale che contraddistingue questo film è l'originale impostazione del regista, il quale ambienta una parte delle vicende nella natura e nella città e l'altra sopra un palcoscenico ottocentesco. I rapporti dei personaggi appartenenti alla classe sociale più elevata in cui l'amore è già svanito da un po' o che forse non è mai esistito, come quello tra  Anna e Karenin, vengono rappresentati sul palcoscenico, poiché viene continuamente mascherata la propria personalità per non  perdere il rispetto della società. In questo caso è importante la figura di Anna: la solitudine in cui il marito la costringe, negandole l'amore coniugale, la fa sentire in una condizione di abbandono e genera in lei quell'irresistibile desiderio di amore che troverà tra le braccia di Vronskij. Essa a differenza di Dolly, che rimaneva indifferente ai continui tradimenti del marito, usa la sua libertà per vendicarsi nei confronti del marito e per appagare i suoi desideri amorosi. Al contrario, l'amore vero e sincero tra Kitty e Levin viene rappresentato in mezzo alla natura, che rappresenta la sincerità del loro rapporto.
Il film ci permette di analizzare moltissimi temi legati alla vita reale e ai rapporti sentimentali tra le persone, portandoci ad assumere i punti di vista dei personaggi.
Michele Brignolo e Yanitsa Shtereva 4B


https://www.youtube.com/watch?v=8xtUIDL8DdY

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