martedì 11 marzo 2025

I PENSIERI di una RIVOLUZIONARIA: INTERVISTA ad EMMA BONINO

Donna politica italiana. Membro del Partito radicale dal 1975, più volte deputato al Parlamento europeo e commissario europeo, è stata nell’ultimo quarantennio un’importante attivista in varie campagne civili e umanitarie. Emma Bonino è stata due volte ministro, senatrice e vicepresidente del Senato dal 2008 al 2013. È stata ministro degli Esteri del governo Letta. Nel 2015 le hanno conferito il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. ______________________________________________________________________________ Sviluppando ricerche sulla pena di morte, le dittature e la censura, quattro studenti della 1ªA del nostro Liceo hanno contattato l’on. Emma Bonino per proporle una intervista su questi importanti temi. Emma Bonino ha accettato di buon grado e ha risposto ai sei quesiti qui riportati: 

D. Onorevole Emma Bonino come si è avvicinata al tema della pena di morte? 

E.B. «Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, voluto da Marco Pannella, si è sin dalla sua nascita occupato dell'abolizione della pena di morte. Fino alla costituzione, nel 1993, tra quella che venne definita “galassia radicale”, dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino, che per suo stesso statuto si è sempre dedicata a questa tematica. Fino ad arrivare, dopo 13 anni di battaglie cocciute, determinate e difficili, fatte anche di tante sconfitte, a una conquista tutta radicale - quando ero Ministro del Commercio internazionale e delle Politiche europee - concretizzata con l’approvazione della risoluzione per la moratoria della pena di morte da parte del Terzo Comitato dell'Assemblea Onu. Era il novembre 2007 e all'Italia veniva consegnato anche il merito di essere il paese della moratoria della pena di morte.» 

D. Intravede in futuro la possibilità di un'abolizione universale della pena di morte? 

E.B. «Non facciamo i marziani! Certamente sarebbe auspicabile che la pena di morte fosse abolita in tutto il mondo, partendo proprio dalla moratoria di cui parlavo, ma non ci sono i presupposti tali per cui possa realizzarsi un'abolizione totale ovunque, almeno non nel prossimo futuro.» 

D. Restando su questo tema cosa cambierebbe presupponendo che lei avesse il potere di farlo? 

E.B. «Avere il potere? Ammesso che possa esistere un potere che possa essere tale da decidere per tutto il globo, il che mi fa accapponare la pelle al solo pensiero, vorrei che venisse applicata ovunque la moratoria e che le esecuzioni capitali non venissero più comminate.» 

D. Passando al tema della censura, quanto è importante la libertà di espressione, anche tra le diverse classi sociali di una nazione?

E.B. «E' sacrosanta. La libertà di espressione, la libertà di associazione, di stampa, credo, orientamento sessuale, ecc.. Io sono convinta che occorrano delle regole per tutti ma che poi sulle scelte di vita, financo sul come morire, debba essere l'individuo a scegliere. Fino a quando in questo Paese vigerà la convinzione che se alcune cose non vanno a genio alla classe politica di maggioranza non si possono fare, di fatto verrà sempre più minata la libertà di scelta individuale. Sembrava fossero stati fatti molti passi avanti negli anni Settanta e Ottanta con il divorzio, l'aborto, l'obiezione di coscienza, la riforma del codice di famiglia, con l'abolizione del delitto d'onore. Ora mi sembra si sia tornati indietro: basti pensare alle sterili polemiche sulla libertà di poter scegliere se abortire, la GPA (o maternità surrogata) e tutto quello che questo Governo sta mettendo in piedi in termini di limitazione della libertà individuale.» 

D. On. Bonino, non possiamo non chiederLe il suo personale parere riguardo alla questione palestinese, o meglio la sua posizione sulla guerra in corso in Medio Oriente.
 
E.B. «L'attacco terroristico di Hamas oramai più di un anno fa a Israele ovviamente è da condannare. D'altro canto, prima ancora che arrivasse una condannadell'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, mi ero subito espressa ammonendo sulla sproporzione della reazione di Netanyahu nella Striscia di Gaza. Ora siamo alla follia, non solo con l'attacco al Libano, ma financo alle basi Unifil. Serve ancora ogni sforzo diplomatico e serve riconoscere che, specie da chi si definisce democrazia come Israele, la violazione dei Trattati internazionali e dei diritti umani è da condannare, lo dico da sincera amica di Israele.» 

D. Per concludere, tornando al tema delle battaglie sociali che Lei combatte in prima linea, c’è ancora molto da lavorare sulla questione del totale controllo delle libertà delle donne da parte degli uomini che è ancora presente in certi stati. 

E.B. «Ripeto. Stiamo tornando indietro. Prima della pandemia l'ONU diceva che si sarebbe raggiunta la piena parità di genere a livello mondiale entro il 2050. Subito dopo, con quanto accaduto in Afghanistan, Iran, guerra in Ucraina, ora nella Striscia di Gaza, la stima è che ci vorranno ancora 300 anni. Questo perché la democrazia e i diritti non sono dati una volta per tutte. E' come andare in bicicletta. O pedali oppure cadi. Ecco, i diritti e la democrazia, anche se imperfetta, vanno tutelati, fatti crescere e sospinti sempre.» 

 Noi studenti ringraziamo ancora una volta l’on. Emma Bonino per la sua gentilezza, disponibilità e sincerità nel rispondere alle domande che abbiamo formulato. Sfortunatamente, dopo la nostra intervista, Emma Bonino è entrata in terapia intensiva a causa di problemi respiratori. Lieti di aver appreso la recentissima notizia delle dimissioni ospedaliere le auguriamo pronta guarigione e una campagna referendaria di successo. 

Liceo Scientifico F. Vercelli, Asti, 4/11/2024 Berruti Michele (1ª A) Bonavita Alice (1ª A) Platone Gaia (1ª A) Sacco Francesco (1ª A)

Nessun commento:

Posta un commento

I PENSIERI di una RIVOLUZIONARIA: INTERVISTA ad EMMA BONINO

Donna politica italiana. Membro del Partito radicale dal 1975, più volte deputato al Parlamento europeo ...